La scuola sta facendo il proprio dovere

Stiamo attraversando un periodo inedito. La storia non si ferma e pone ogni generazione di fronte a problemi nuovi che vanno affrontati con strumenti e determinazione nuovi entro un quadro di valori definito: la solidarietà umana, la generosità, il senso del dovere, la tutela dei diritti, il servizio insito nella mutua dipendenza delle società complesse. Tutti valori di fatto riassunti nella Costituzione Italiana e che impegnano la scuola come “organismo costituzionale”. Vale la pena ricordarne alcuni:

Art. 2: “La Repubblica […] richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”;

Art. 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.


È naturalmente necessario, in questa sede, evocare gli Art. 33 (libertà di insegnamento) e 34 (diritto all’istruzione) che sono senz’altro noti a tutto il mondo della scuola, ma è utile ricordare anche:


Art. 54: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”;


Art. 98: “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”.

La scuola sta dando un grande contributo e, come in altri settori, ci sarà un “prima del Coronavirus” e un “dopo il Coronavirus”. Nella scuola questo spartiacque ci ha catapultati nel ventunesimo secolo. Abbiamo quindi reso concreto ciò che abbiamo appreso in infiniti corsi di aggiornamento e tale balzo è irreversibile.
Oggi occorre affrontare la realtà di questi mesi come ci è stato indicato dalle note ministeriali che, nella loro sinteticità, incarnano una pedagogia possibile assolutamente accettabile e generalmente accolta dagli insegnanti di tutta Italia. Verrà il tempo dei distinguo, ma verrà anche il tempo nel quale occorrerà discutere dei doveri contrattuali, oltre che dei diritti.
Per queste ragioni Condorcet. Ripensare la scuola aderisce all’appello “Lettera ai sindacati. Non è tempo di autogol” disponibile a questo indirizzo.

Foto: Bluefieldphotos bp