Francesco Rocchi, per la rivista “Il Mulino”, ragiona su quello che potrebbe essere il principale problema scolastico dell’anno venturo: la dispersione.
Siamo di fronte al rischio assai concreto di assistere a un’impennata dell’abbandono scolastico, e non è difficile immaginare perché: a fronte di una situazione generale di grande stress, i ragazzi più deboli saranno quelli in maggiore sofferenza, e potrebbero gettare la spugna.
Questo è particolarmente vero per le prime classi, in particolare alle superiori. Se già è difficile in tempi normali adattarsi a una nuova scuola e a un nuovo ciclo, a settembre 2020, con tutte le restrizioni e le procedure emergenziali, la voglia di fuga inevitabilmente aumenterà.
Foto: Università di Pavia