Francesco Rocchi propone per Occhiovolante una riflessione sull’uso, sui vantaggi e sui limiti dei libri di testo per come sono proposti oggi dalle case editrici italiane.
Cos’è dunque che non mi piace dei libri di testo? In sostanza, potrei dire la loro monumentale ponderosità, ma non è tanto la semplice voluminosità ad essere un problema, quanto le scelte di fondo che hanno portato ad una tale esplosione di carta (e di megabite, data la presenza obbligatoria di libri digitali). Il problema è l’affastellarsi di capitoli, paragrafi, sezioni, specchietti, note, digressioni al fine di soddisfare ad abundantiam le indicazioni ministeriali.
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Immagine: Jebulon