Il problema della (mancata) continuità per gli studenti disabili

Paolo Fasce, in questo articolo per Scuola7, si sofferma sul problema della mancata continuità del servizio sul sostegno agli studenti disabili, che pure sarebbero quelli che di personale competente e stabile avrebbero più bisogno di tutti.

Il comma 3 dell’art. 14 “Continuità del progetto educativo e didattico” del D.Lgs. 66/2017[1] è stato recentemente modificato dall’art. 12 del D.Lgs. 96/2019 che sostanzialmente vanifica l’impianto di un dispositivo[2] che avevo costruito per consentire ai dirigenti scolastici di motivare adeguatamente l’assunzione di insegnanti di sostegno in continuità tra anni scolastici diversi. La modifica non interferisce significativamente in quelle parti del paese dove gli insegnanti specializzati sono ancora relativamente numerosi nelle graduatorie, ma è devastante altrove. Di fatto, al netto del fatto che non esiste ancora un decreto che espliciti le modalità attuative, la responsabilità di agire sul tema e di mediare tra le diverse tensioni dei portatori di interesse è del dirigente scolastico. In larga parte del settentrione, mancando insegnanti specializzati tra i precari, si conferma l’impossibilità strutturale di confermare i contratti da un anno all’altro.

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